mercoledì 4 aprile 2012

PROSSIMO CONCORSO

Con questo velocissimo post mi scuso per non aver fatto partire il 
"Concorso favole per bambini scritte dai bambini 2012"
Quest'anno sono intervenuti troppi fattori che 
hanno ulteriormente aumentato 
la mia già cronica carenza  di tempo... 

Come già spiegato personalmente a tutti quelli che mi hanno contattato 
per  inviarmi i loro elaborati
voglio far sapere che spero fermamente che le cose migliorino e...
nel 2013 farò partire il 3° Concorso

Quindi se avete scritto qualcosa o vi spunta un'idea per una favola, 
un racconto, una fiaba, 
non perdetevi d'animo... scrivetela e mettetela nel cassetto...
il prossimo anno mi piacerebbe vedervi partecipare...  
numerosissimi!!!



martedì 14 giugno 2011

PARTONO LE MEDAGLIE

gli Attestati di Partecipazione personalizzati
erano già stati spediti a tutti i piccoli scrittori


ed avevo da tempo ritirato le medaglie dei vincitori


ma solo oggi ho spedito le buste
(mi mancavano ancora alcuni dati)


con mia sorpresa nello scriverne gli indirizzi
ho notato che le buste avrebbero raggiunto praticamente
tutta la nostra bella penisola

infatti sono partite per
Mercato San Severino 84085 - SA
Giulianova - TE
San Maurizio Canavese - TO

chissà quale arriverà prima?






le medaglie sono state
gentilmente offerta da LAM



venerdì 27 maggio 2011

IL CONCORSO 2011...

"favole per bambini scritte dai bambini"
è arrivato alla sua conclusione

GRAZIE, GRAZIE ed ancora GRAZIE

a tutti quelli che hanno partecipato con i loro scritti
ed a coloro che me li hanno fatti pervenire.

Sinceramente tutti meritavano di vincere
per la loro unicità

e molti sono stati più commentati di altri
per i motivi più disparati.

come da regolamento la favola più commentata
è la vincitrice di questo concorso


quindi il primo premio va in assoluto ad EMILIANA che,
con la bellissima favola “SOGNO DI EMY”,

ha totalizzato sul blog ben 97 commenti

ma questo concorso assegna altri due premi quindi...

gli scritti sono stati letti tra gli applausi
dei molti partecipanti e giudicati da due giurie

(una formata da adulti ed un' altra da bambini/ragazzi)
entrambe sono state perfettamente d’accordo nel dichiarare che
tutti gli scritti sono molto belli ed originali e,

dopo diverse consultazioni, hanno così deciso...

la giuria di adulti ha assegnato:

* il primo posto alla favola di LUCA V.
RICERCA DELLA PACE DISPERATAMENTE

perché è sempre molto meritevole il prodigarsi per la pace


* il secondo posto a quella di CHRISTIAN D.
IL FOLLETTO DISPETTOSO

perché è importantissimo saper riconoscere i propri errori

ed il mondo sarebbe certamente migliore se tutti fossero sempre gentili


* il terzo posto a quella di MATILDA
"IL DRAGO DELLA PALUDE"
perchè molto fantasiosa e fa capire che a volte i più piccoli sono più saggi dei grandi


la giuria formata da bambini e ragazzi ha deciso di aggiudicare:

* il primo posto alla favola di DANIELE
IL TENACE SOLDATINO NELLO STAGNO

perchè molto fantasiosa e con un tocco di personalità


* il secondo posto alla favola di ALESSANDRO
RABBIOSELLO SE NE VA

perché convinti che molti dovrebbero poter utilizzare la formula magica per scacciare via il proprio Rabbiosello


* il terzo posto alla poesia di CATE
"LA NEVE SCENDE"

perchè ha delle belle rime



devo aggiungere che un premio particolare deve essere assegnato
ad una persona speciale che si è prodigata moltissimo affinchè
molti bambini/ragazzi partecipassero a questo concorso...

chi ha letto le favole ed ha visto chi le ha inviate avrà certamente già capito...
è la Maestra Mariuccia del blog La Scuola in Cartella alla quale va
il mio più sentito ringraziamento

un altro ringraziamento va alle maestre delle scuole dell'infanzia
sez. A di Medole (MN) e Rodari sez. B di Torino
che si sono prodigate per farmi pervenire il lavoro dei loro cuccioli

fortunatamente, in un periodo tanto critico per la scuola italiana,
esistono ancora tante persone che si dedicano con amore e passione
all'insegnamento dei nostri piccoli

giovedì 19 maggio 2011

RICERCA DELLA PACE DISPERATAMENTE

inventata da LUCA V. classe quinta B
inviata dalla maestra Mariuccia

Il giorno 20 giugno 2900 è scoppiata una guerra tra robot e umani.
I robot che hanno perso il controllo si sono ribellati all'uomo: non si sa la causa ma si spera che non si tratti di un piano malefico per far terminare la specie umana.
"Io e mio fratello minore non siamo stati rinchiusi in celle di massima sicurezza, tutti gli altri sono stati uccisi , imprigionati."
Io mi chiamo Cosmo e mio fratello Cester, mi ricordai che a casa nostra c'era un'arma che riusciva a fare comandare a noi umani i robot.
Così presi le chiavi della macchina di papà e andai a casa.
Appena arrivati Cester mi disse: "Cosmo io so dove papà nascondeva l'arma".
E io dissi: "Dove?"
e mio fratello rispose: "Dietro il caminetto, vedi quel candelabro? Tiralo e il caminetto si girerà!"
Così feci e il caminetto si girò e mise in mostra l'arma di mio padre.
Così uscii di casa e sparai contro un robot al quale gli ordinai: "Portaci dal tuo capo"
Il robot eseguì gli ordini.
Arrivati dal capo dei robot io gli dissi: "Capo dei robot volevo solo fare finire questa guerra perchè molte persone voi le trattate male, perciò voglio dirgli se vuole che tutti i robot vengono trattati come delle persone normali senza ordinare nulla a loro."
Il capo non approvò subito, ma solo dopo qualche giorno e attraverso un annuncio tramite il TG disse quello che gli avevo riferito, liberò gli umani e non ci fu mai più nessuna guerra.

BRAVISSIMO LUCA
una favola fantastica
hai decisamente molta fantasia ed anche buonsenso!!!

un grazie speciale alla tua maestra
per aver pubblicizzato questo concorso

martedì 17 maggio 2011

IL FOLLETTO DISPETTOSO

inventata da CHRISTIAN D. classe V^ B
inviata dalla maestra Mariuccia

C'era una volta, nel regno di Gentilandia, un folletto di nome Robby.
Lui era molto dispettoso e la sua famiglia era composta da papà Gary, mamma Rosy ed infine la gentilissima bellissima sorellina Tele.
Robby era molto basso e questo gli permetteva di fare molti dispetti.
Era una mattina qualunque, c'era molto sole, Robby era in cucina dalla mamma a fare colazione quando ad un tratto dice:
"Ho finito, serva pulisci il piatto, io vado ehm... a giocare":
Uscito di casa si mise a correre, voleva andare da Raky il cerbiatto
Arrivato Robby vede Roky e con passo furtivo entrò in casa sua e fece cadere un vaso.
Roky corse in casa per vedere cosa era successo e vide il suo vaso preferito rotto in mille pezzi.
Roky incominciò a piangere.
Robby soddisfatto uscì dalla casa e si diresse sotto l'albero saggio.
Aveva con sè una sega e incominciò a tagliare, tagliò per ore.
Quando Robby vide che l'albero dava segni di cedimento gli diede un calcio e... puuuum l'albero cadde.
Cinque minuti dopo uscì una polverina bianca con delle immagini, era la sua vita.
Vide da un altro aspetto le cose che aveva combinato a tanta gente, le stava guardando con il cuore.
Così si rese conto di quello che aveva fatto e così chiese scusa a tutti.
Diventò gentile come tutti a Gentilandia.
Tutto questo è accaduto a Gentilandia un giorno lontano.
THE END

BRAVISSIMO CHRISTIAN
una favola bellissima
come sarebbe bello vivere tra gente sempre gentile!!!

un grazie speciale alla tua maestra
per aver pubblicizzato questo concorso

giovedì 28 aprile 2011

IL GIGANTE BRUNO

inventata da LUCA M. classe V^ B
inviata dalla maestra Mariuccia

Tanto tempo fa a Gran Grandopoli nacque un piccolo gigante che si divertiva sempre a fare scherzi.
Un giorno durante la mattinata la mamma ordinò a Bruno di andare a raccogliere delle fragole nel bosco.
Durante il suo cammino Bruno incontrò per strada un uomo che gli regalò tre semi di quercia, e il piccolo gigante se li mise in tasca.
Proseguì il suo cammino fino a quando non trovò l'albero delle fragole.
Una volta trovato iniziò a mangiarne fino a quando non si riempì la pancia e poi raccolse le fragole che servivano alla sua mamma, finchè le sue tasche non ne contenevano più.
Arrivato a casa Bruno consegnò le fragole alla mamma e andò subito a piantare i tre semi di quercia nell'orto.
Il giorno seguente quando si alzò vide che nel suo giardino era cresciuta una enorme pianta.
Bruno si arrampicò sulla pianta, fino a quando arrivò in un altro mondo più piccolo: la "Terra".
Lasciò la quercia e quando Bruno atterrò sulla terra gli uomini scapparono.
In tempo di due ore Bruno aveva già girato tutto il mondo fino a quando non si ritrovò nello stesso punto di dove era venuto.
Si arrampicò di nuovo sulla quercia e quando tornò nel suo mondo, e raccontò quello che era successo, nessuno gli credette!

BRAVISSIMO LUCA
Bruno deve essere ben grande
se in sole due ore è riuscito a girare tutta la Terra!!!

un grazie speciale alla tua maestra
per aver pubblicizzato questo concorso

MAGIA DI BABBO NATALE

inventata da ALICE G. classe V^ B
inviata dalla maestra Mariuccia

C'era una volta, in una casa, l'8 dicembre una bambina di nome Carlotta.
Essa stava montando il presepe perchè l'albero l'aveva già montato.
Mise la capanna poi le case del villaggio, le pecore, gli abitanti, il bue, l'asino, Giuseppe e Maria.
La mamma mise Gesù nascosto in un cassetto, perchè sarebbe nato il 25 dicembre. In seguito la mamma la chiama perchè doveva andare a dormire.
Passata la notte la mattina del 9 dicembre Carlotta accende il computer per cercare la leggenda del presepe e clicca di nuovo.
Sono illustrati molti personaggi, messi in ordine alfabetico.
Carlotta allora va a cliccare sulla lettera B e trova BALENA.
In seguito Carlotta spegne il computer e si incammina dalla mamma.
Quando torna davanti al presepe pensa che sia stata tutta una magia di BABBO NATALE.
Allora ansiosa Carlotta aspetta il 25 dicembre con la sua balena nel presepe, sarebbe stata l'unica bambina nella scuola con un presepe moderno con la balena.


BRAVISSIMA ALICE
anche i miei nipotini si divertono ad inserire
"personaggi" strani nel presepe

un grazie speciale alla tua maestra
per aver pubblicizzato questo concorso

AIUTIAMOCI!

inventata da MARTINA G. classe V^ B
inviata dalla maestra Mariuccia

C'era una volta una formica che correva svelta per tornare a casa: aveva fatto tardi.
Ad un tratto si fermò!
Non poteva passare, perchè un ruscello le sbarrava la strada.
Come fare?
Alzò gli occhi al cielo e vide un fiore, con uno stelo lungo e sottile.
La piccola formica allora, disse:
"Aiutami, fiore!" e il fiore rispose:
"Volentieri. Che cosa vuoi?"
"Piegati e fai un ponte sull'acqua" rispose la formica.
In quel momento arrivò un soffio di vento ed il fiorellino si piegò.
La formica, svelta, si arrampicò sullo stelo e passò dall'altra parte del ruscello.
Quando la formica si voltò per ringraziare, il vento non c'era più ed il fiorellino si era drizzato a guardare il cielo.


BRAVISSIMA MARTINA
si vede che ami molto la natura

un grazie speciale alla tua maestra
per aver pubblicizzato questo concorso

IL CASTELLO DI CIOCCOLATO

inventata da MARTA G. classe V^ B
inviata dalla maestra Mariuccia


Un giorno Holly e Jack, fratello e sorella vollero fare una passeggiata nel bosco.
Camminarono molto tempo, poi si sedettero su un grosso masso di pietra.
Si guardarono intorno e videro che a pochi passi da loro c'era un castello molto alto pieno di alberi attorno.
Visto che pioveva si andarono a rifugiare in quel castello tutto di cioccolato!
Entrarono e iniziarono a mangiare, dopo un po' sentirono arrivare qualcuno.
Si nascosero, Holly dietro una poltrona di cioccolato e Jack sotto il letto, naturalmente di cioccolato.
La porta si aprì e trovarono un uomo che dalla faccia sembrava molto cattivo e maleducato.
Vide subito Holly e prima si spaventò perchè era buio e quindi non capiva chi c'era dietro la poltrona di cioccolato.
Holly uscì e chiamò anche Jack che disse:
"Non ci faccia del male, la prego!"
Poi dissero che si erano persi e che si erano rifugiati nel castello perchè pioveva.
Allora l'uomo offrì loro una cioccolata calda messa in una tazza di cioccolato.
Dopo l'uomo li riportò a casa con un camion fatto di cioccolato fondente!

BRAVISSIMA MARTA
a quanto pare anche a te piace molto il cioccolato!!!

un grazie speciale alla tua maestra
per aver pubblicizzato questo concorso

mercoledì 6 aprile 2011

IL DRAGO DELLA PALUDE

inventata da MATILDA anni 8

inviata dal papà Danilo

In una palude viveva un grande drago, il suo ruggito faceva scappare tutti, ma il drago non lo faceva apposta, era solo perché aveva la tosse e tutte le volte che tossiva le case traballavano e tutti dovevano scappare ed andare ad abitare in un altro posto.
Un giorno venne un cavaliere che doveva salvare la principessa che era nella torre li accanto, ma per far innamorare la principessa cercò di uccidere il drago ma non riuscì ad avvicinarsi che il drago tossì e fece volare via la torre e il cavaliere.


Un giorno al drago salì la febbre e nessuno poteva aiutarlo perché tutti avevano paura, allora si mise a piangere, solo una bambina venne ad aiutarlo, si chiamava Beatrice ed aveva 5 anni, lei amava gli animali e non ne aveva mai visti di così strani, lo guardò bene era rugoso e verde, Beatrice era stupefatta .

Gli guardò la gola: era tutta rossa. Corse a casa a prendere lo sciroppo, quando tornò prese il cucchiaio che aveva in tasca e gli diede un cucchiaio di sciroppo. Dopo 10 giorni la febbre era sparita e il drago stava meglio.
Una mattina Beatrice volle portare il drago a casa sua, però non ci stava, allora lo tenne in giardino, gli preparò una cuccia fatta di foglie e in una cassa di legno gli fece una ciotola per l’ acqua, poi andò in piazza al mercato per prendere una cassetta di mele molto grande.
Un giorno portò il drago a fare il bagno nel piccolo fiume, prese la saponetta più grande che aveva e lo lavò, dopo un paio di giorni portò il drago in piazza per far capire che era bravo.
Alla fine della discussione tutti i bambini giocarono con lui e lo chiamarono Artù.
Alla fine Artù fu amato da tutti e continuò a vivere con Beatrice e imparò a sputare fuoco.

Bravissima MATILDE
hai una grandisima fantasia
e... un grande futuro di scrittrice

martedì 5 aprile 2011

LA STRANA CLESSIDRA

inventata da MATILDA anni 8

inviata dal papà Danilo

In un piccolo bosco non molto lontano da un castello abbandonato vivevano delle creature fatate tra cui uno Gnomo molto saggio che nella sua casa-fungo aveva unagrande clessidra, era talmente grande che ogni granello di sabbia faceva un rumore talmente forte che si sentiva fino alle ultime case del villaggio, di notte nessuno riusciva a dormire, tranne lo gnomo saggio.
Un giorno il capo villaggio disse allo gnomo saggio che doveva portare via la clessidra, ma dato che lo gnomo saggio era sordo dalla vecchiaia non sentì niente.
Alla fine la clessidra rimase al suo posto e tutto il villaggio dovette procurarsi dei tappi per le orecchie.

Bravissima MATILDA
mi piacciono moltisssimo le favole

che parlano di creature fatate

molte grazie a papà Danilo
che l'ha inviata

UN NATALE DI BONTA'... TRA SOGNO E REALTA'

inventata da ARIANNA anni 10

inviata da papà Carmine

Era la vigilia di Natale, in un piccolo villaggio sui monti, tutto era coperto di neve.
La gente aspettava la nascita di Gesu' Bambino.
Le strade erano piene di persone indaffarate a comprare gli ultimi regali da mettere sotto l'albero, le vetrine addobbate di rosso ed oro, i negozi di pane e dolciumi erano pieni di tante bonta'.
Tutta quella gente era felice, tranne una famiglia composta da mamma, papà e tre fratellini: Federico, Fabio e Fabrizio, perchè erano poveri.

I tre bambini, uscirono in cortile per costruire un pupazzo di neve, quest'ultimo era un nuovo gioco perchè il cielo aveva regalato loro la neve per poter vivere il Natale indimenticabile.
Il pupazzo aveva un cappello e una sciarpa vecchia,come occhi due bottoni blu e come naso un pezzo di legno.
Così i tre decisero di chiamarlo"Fiocco di Neve".

La notte di Natale però qualcosa di magico avvenne; mentre i tre fratellini dormivano, qualcosa li svegliò: era Fiocco di Neve che li portò nel magico paese del Natale.
Era un paese tanto illuminato, con tanti alberi addobbati e tante musiche allegre, aveva tante piccole casette abitate da folletti e piccole fatine la casa più grande, con un enorme tetto rosso, era la casa di Babbo Natale.
Come per magia i tre fratellini si trovavano nel luogo più fantastico.

Babbo Natale lì portò nella fabbrica dei giocattoli dove gli gnomi confezionavano i regali e le fatine leggevano le letterine dei bambini di tutto il mondo.
Fiocco di Neve sapeva che tra le tante non c'era quella di Federico, Fabio e Fabrizio, allora Fiocco di Neve disse loro di scegliere ciò che volevano, ma i tre chiesero solo una coperta nuova per la loro mamma.
La mattina di Natale, quando i bambini si svegliarono, trovarono vicino al camino,la coperta nuova e tanti regali da scartare e... vicino alla porta un pò di neve sciolta.
I tre fratellini, tra sogno e realtà, erano stati premiati per la loro bonta'!

bravissima ARIANNA
una favola decisamente fantastica!!!

molto bravo anche il papà che l'ha inviata
spero che anche tanti altri lo imitino

lunedì 4 aprile 2011

SOGNO DI EMY

inventata da EMILIANA anni 7

inviata da zia Silvana

La piccola e dolce Emy, stava passeggiando sulla riva del mare, quando da lontano vide una grotta, piano piano si avvicinò e incuriosita entrò.
Era un posto incantevole e la luce del sole rendeva la grotta di un colore azzurro, le stelle marine dormivano sul fondale, i pesciolini nuotavano, le alghe e le conchiglie danzavano e la sabbia riposava, era uno spettacolo meraviglioso.
Emy voleva tuffarsi e diventare una sirena per poter vivere un giorno intero con le creature del mare.
Voleva diventare una sirena dalla coda lunga e luccicante e giocare a rincorrere i pesciolini e mettere nei capelli le stelle marine, nuotare in tutte le direzioni, parlare con i delfini, giocare a nascondino con i cavallucci e le bianche meduse, fare amicizia con il pesce pagliaccio e sorridere all'amico squalo... nuotare, nuotare senza stancarsi per poi riposare tra le braccia dell'elegante conchiglia.

Ma sfiorò solo l'acqua per aver sempre il ricordo di quel sogno che le fece conoscere il mare ed i suoi abitanti.

una favola bellissima EMILIANA
in molti vorrebbero trasformarsi in sirena

grazie anche a zia Silvana

venerdì 25 febbraio 2011

IL GALLO DI MARE E IL BAMBINO DI CITTA’

scritta da Riccardo anni 10
spedito da mamma Paola

C’era una volta un bambino di nome Riccardo, che viveva in una grande città fredda e grigia dove non si vedeva mai il sole.
O meglio, ogni tanto appariva un attimo per poi sparire inghiottito dalle nuvole scure che vi incombevano ogni giorno.
Qui viveva, in una piccola gabbia, anche un giovane gallo nato in riva al mare.
Un giorno, Riccardo fece notare alla sua mamma che sentiva un gallo fare chicchirichì in momenti strani della giornata, ad esempio verso mezzogiorno oppure nel primo pomeriggio e le
chiese il perché.
Lui aveva studiato a scuola che il gallo fa chicchirichì quando si leva il sole al mattino e quindi le chiese aiuto per risolvere il mistero del gallo sbadato.
Per prima cosa si misero alla sua ricerca, andarono di casa in casa, di giardino in giardino, di cortile in cortile, ma non si trovava.
Sul finire della giornata lo scovarono solo e triste e il bambino gli chiese come si sentiva. Lui rispose che gli mancava la terra dove era nato e cresciuto, gli mancavano gli amici e la sua famiglia, ma la cosa che gli mancava di più era il sole .
A questo punto gli fece la domanda che tanto lo incuriosiva
Perché fai chicchirichì a caso e non la mattina quando sorge il sole? “
Il gallo rimase molto colpito dalla domanda del bambino e gli rispose
“Sai io non riesco a vedere il sorgere del sole in
questa grigia città e quindi non so mai quando è il momento giusto per cantare, quindi appena vedo un raggio di sole, canto. Così mi ha insegnato la mia mamma quando ero piccolo e mi piacerebbe tanto tornare a casa, qui mi sento inutile".
Riccardo rimase turbato dalle parole del gallo. Anche lui amava il sole e il mare ed era molto felice quando andava nella sua casa di vacanze, là faceva sempre caldo e si poteva fare il bagno tutto l’anno e stare in spiaggia a giocare con gli amici fino a tardi.
Guardò quindi la mamma e la implorò di esaudire il desiderio del giovane gallo.
Lei chiese al padrone di poterlo
acquistare e a lui non sembrò vero che ci fosse qualcuno
interessato a pagare per quell’inutile animale che non sapeva fare il suo dovere.
Quindi caricarono la gabbia in macchina con destinazione: MARE CASA DEL GALLO.
Dopo qualche chilometro d’autostrada spuntò il sole e lui era così felice che non smise mai di cantare per tutto il viaggio.
Al suo arrivo fu organizzata una grande festa in onore del bambino per averlo salvato e riportato a casa. La festa durò fino al tramonto, poi ci furono i saluti e Riccardo e la mamma presero la via del ritorno, ricordando per sempre le parole del giovane gallo:
“Grazie, ogni volta che guarderò il
mare e il sole mi ricorderò di voi ”.
E vissero tutti felici
e contenti.

BRAVISSIMO RICCARDO
proprio una favola bellissima!!!
penso che in molti vorrebbero vivere al mare ed al sole.


mercoledì 9 febbraio 2011

UN' AVVENTURA FRUTTOSA

inventata dai bambini di anni 4
sezione A scuola dell'infanzia di Medole (MN)
inviata dalle maestre Paola e Luciana


C'erano una volta un mandarino di nome Spicchio e un'arancia di nome Aranciata che erano andati al mare a fare un castello di sabbia.

Si bagnarono nell'acqua perchè erano entrati nel mare e cominciarono a nuotare, nuotare...
finchè incontrarono gli animali marini: squali, balene, pesci, tartarughe e granchi.

Giocarono insieme a nascondino: sotto l'acqua, in fondo al mare, dietro le alghe e dentro le navi affondate.

Poi uscirono dall'acqua e tornarono dentro il loro cestino alla scuola dell'infanzia!

BRAVISSIMI bambini
si vede che vi piace tanto il mare!!!

grazie anche alle maestre che l'hanno inviata