scritta da Matilde Caterina - 8 anni - Parma
spedita dalla mamma Roberta
capitolo1 - La miseria e la fortunaspedita dalla mamma Roberta
C’era una volta, una famiglia povera,che non aveva denaro.
La famiglia, ogni settimana, guadagnava due dollari. Un giorno il povero padre, fu cacciato dal lavoro,senza speranza di un mestiere, la famiglia cadde in miseria.
Non potendo pagare le bollette il padre andò in città e vendette il cane, il gatto, gli uccelli,le tartarughe e i pesci, tenendo il cavallo per sé.
Dagli animali guadagnò cinquanta dollari, con quindici dollari comprò una tenda da campeggio, con venti due sacchi a pelo e con quindici dollari una coperta per la piccola Renèe.
capitolo 2 - Il giudizio antico è severo
Verso le otto di sera tutta la famiglia andò nei campi dove i pastori portavano e, forse portano ancora, le capre a pascolare. Il piano del padre non era facile, ma efficace anzi molto efficace.
La mattina seguente il padre, passando inosservato, prese una capra e la portò nel rifugio per mungerla, così fece tutte le mattine. Questo così detto piano durò per tre anni ma, come si dice non sempre si prevede buono il piano se non lo hai perfezionato.
Infatti, dopo anni l’ingegnosa idea del padre andò in fumo. I pastori per tre anni continuavano a non trovare latte, allora chiesero agli investigatori a scovare il ladro.
Sfortunatamente proprio il giorno del quinto compleanno della piccola Renèe, la famiglia fu scoperta.
Il padre e la madre furono condannati a venticinque anni di prigione, perché a quei tempi la maggior parte delle persone viveva per strada per cui gli animali specialmente le capre e le mucche avevano un valore speciale. Visto che ai carabinieri la piccola Renèe sembrava abbastanza responsabile, decisero di abbandonarla tra le strade dell’America e da lì ebbe inizio la storia di Renèe.
capitolo 3 - Nuove amicizie
Una coppia di signori stava passando lungo una contrada, proprio la contrada dove Renèe e il suo cavallo vivevano da un paio di giorni. La coppia cercava una bambina che per tutta la vita si occupasse della legna per il fuoco, certo vivevano in campagna ma avevano già quattro serve, insomma siccome allevarono anche Renèe, lei era la quinta serva.
Renèe fece subito amicizia con le altre bambine serve, la prima si chiamava Seira, la seconda Falina, la terza Lilly e la quarta Tania. Renèe restò lì anni ed anni diventando sempre più bella.
Diventarono belle anche Seira, Falina, Lilly e Tania. Le bambine diventarono fanciulle crescendo in bellezza ma continuavano a lavorare duramente da mattina a sera.
Le fanciulle erano divise in colore perché erano completamente uguali e sembravano gemelle.
Tutte portavano la coda bassa con un fiocco del proprio colore, un vestito del proprio colore con sopra un grembiule bianco e ai piedi delle scarpette con un po’ di tacco ma sempre del proprio colore.
Seira aveva il colore giallo, Falina verde, Lilly Rosso, Tania rosa e Renèe azzurro.
capitolo 4 - I segreti della foresta
Un giorno Renèe andò nella foresta a prendere la legna, infondo come tutti i giorni, ma siccome non trovò legna all’inizio della foresta si addentrò tra gli alberi e camminando si perse.
Lei non trovò ancora niente e continuò a camminare così si fece notte. Impaurita cercava di calmarsi: “calma Renèe è solo una foresta” si disse la fanciulla con i denti tremanti, poi come ogni favola che si rispetti cantò una canzone per farsi coraggio.
Dopo aver cantato, fece un lungo sospiro e si addormentò sul fondo della quercia che le era accanto.
La mattina seguente, un raggio di sole le raggiunse gli occhi e quando il raggio diventò più luminoso Renèe si svegliò di colpo. “Già mi sono persa, tornare indietro non mi aiuterà a trovare casa, allora farò l’unica cosa che mi rimane da fare andrò avanti!” si disse decisa Renèe, e detto questo si incamminò per la lunga strada che la attendeva. La fanciulla era abituata a mangiare solo a cena , quindi la colazione e il pranzo non furono un problema ma, la cena fu un grosso problema e Renèe si disse: “Bel grosso problema questo se non mangio morirò di fame!” ma a un certo punto disse:”Woow! delle bacche e, nemmeno sono velenose!” così dicendo corse a più non posso verso una siepe piena di bacche rosse.
Mangiò tutte le bacche che vide poi non seppe come fare perché la siepe bloccava la strada, ma poi scorse un’apertura e pensò:” E’ facile ce la posso fare”a quel punto Renèe si inoltrò. Guardò la siepe ma non c’erano bacche allora si voltò e fu così sorpresa che rimase con gli occhi spalancati.
capitolo 5 - Non si può sempre avere ciò che ci si aspetta
Davanti agli occhi di Renèe c’era una casa strana e nello stesso tempo paurosa, un castello abbandonato. All’esterno mostruose ragnatele pendevano dal tetto, non c’erano alberi ma un cielo grigio-verdastro e niente era tranquillizzante. Renèe si guardava intorno senza parlare poi pensò;”Devo entrare, forse non c’è niente da temere”, e iniziò a camminare verso il castello ma, si fermò proprio davanti alla porta d’ingresso. La ragazza non ne ebbe subito il coraggio, ma poi iniziò a piovere, i forti lampi provenienti dal cielo facevano diventare il castello più pauroso di quanto già lo fosse, allora afferrò la maniglia ma subito la lasciò perché la porta cadde in terra all’interno e Renèe rimase a bocca aperta.”Ah, ma che posto è questo?”.
capitolo 6 - Il castello stregato
La fanciulla si guardò intorno:”Ma dove sono capitata” disse Renèe e iniziò a camminare, ma poi caddè perché la maniglia del portone le fece lo sgambetto “meno male che non mi sono fatta niente!!!!” disse rialzandosi da terra e continuò il suo cammino. Impaurita vide: specchi rotti, scheletri colmi di scarafaggi e mosche, sangue secco, perfino ragnatele si attaccarono al suo vestito infine lo so che non mi crederete, ma appoggiati alle pareti c’erano spaventosi sarcofaghi.
Dopo un po’ Renèe giunse davanti a una porta, che aprì tranquillamente pensando che fosse arrivata alla fine di quel lugubre castello, ma non era così.
Renèe dopo aver aperto la porta o meglio il portone, vide una riunione di streletri cioè, un incrocio tra streghe e scheletri. Gli streletri appena la videro emisero un forte grido di battaglia e si precipitarono contro Renèe che si piazzò davanti al portone spalancato, appena furono abbastanza vicini a lei si spostò rapidamente in modo che gli streletri non potendosi fermare uscirono tutti dalla stanza, così li chiuse fuori. Chiudendo il portone con il pesante catenaccio.
capitolo 7 - La difficile decisione
Gli streletri continuavano a spingere il portone senza soddisfazione.
Rèene avanzò di dieci lunghi passi poi sentì:”Bene, bene, bene e tu chi saresti?” disse una vocina da vecchia strega. La fanciulla non capiva da dove provenisse quella vocina perché davanti a lei c’era soltanto una colonna nera ma, quando Renèe alzò gli occhi scoprì che quella non era una colonna ma il trono della regina degli streletri.
“Woow! Non pensavo ci fosse una regina!” pensò “Non stare lì impalata dimmi il tuo nome” la spronò la regina “Renèe, mi chiamo Renèe” “Renèe si mi piace il tuo nome! Ma che ci fai da queste parti?” “Mi sono persa e….” “ E…? è per caso l’unica abitazione questa?” protestò la regina e, Renèe rispose “Sì “ “Bè se sei venuta qui dovrai prendere una difficile decisione!” “E quale?” si preoccupò, e la regina “Puoi diventare streletra oppure affrontare Drago Mario!”.
Renèe pensò che diventare streletra non le sarebbe piaciuto e affrontare un drago sarebbe stato troppo pericoloso ma poi si ricordò di aver fatto cadere gli streletri in una trappola, quindi forse poteva battere anche un drago. “Affronterò Drago Mario” disse Renèe alla regina “ Va bene! Compari luce dell’oscurità!” detto ciò tra le mani della regina apparve uno scetro strano, composto da una specie di bastone con sopra una sfera nera, cioè una sfera d’ oscurità.
Renèe fece un grande sospiro e ridacchiando disse “Sarebbe quello Drago Mario?” “ No aspetta e vedrai” disse la regina, a questo punto la fanciulla indietreggiò.
capitolo 8 - Il bene trionfa sempre
La regina guardò Renèe con uno sguardo maligno e disse “Hai oltrepassato la foresta per morire cara non resterai viva a lungo! Drago Mario svegliati .” No regina Viola non voglio mangiare ancora scoiattoli e uccellini! protestò il drago. “Uffa quante volte ti devo dire che mi devi chiamare Oscura non Viola! E poi non ci sono animali” proseguì la strega streletra. A questo punto davanti al trono comparve un drago con in testa una cuffia da notte, poi togliendosi la cuffia chiese “Chi è il fortunato? Questa fanciullina? ..Bene bene cominciamo!” Detto questo il drago cominciò a buttare fuori fumo, ma Renèe furba, furba per non soffocare si tolse il fiocco e si coprì bocca e naso. “Fannullone, prova con il fuoco!” tuonò la regina infuriata. Il drago sputò fuoco ma, Renèe tolse velocemente il catenaccio e gli streletri che stavano ancora spingendo riuscirono ad entrare nella sala così il fuoco si precipitò addosso a loro. Renèe rimase immobile a guardare la scena.
Uno streletro infuocato si avvicinò alla regina e toccandola la fece infuocare, lei lasciò cadere lo scetro che si ruppe in mille pezzi, appena la sfera si ruppe, Drago Mario scomparve e tutto fu illuminato da un forte bagliore di luce e……..
capitolo 9 - Renèe principessa della natura
Quando il bagliore di luce smise Renèe vide molti cambiamenti. Gli streletri tornarono valletti e damigelle, il drago tornò un gattino bianco e la regina streletra tornò la principessa della natura.
“Vieni avanti Renèe sei stata coraggiosa e ci hai salvati..questa la meriti di più tu” disse la principessa della natura mettendole in testa la corona dei fiori.
Subito gli stracci di Renèe si trasformarono in un bel vestito lungo azzurro con fiori rosa.
Da principessa la prima cosa che fece Renèe fu di fare uscire i suoi genitori dalla prigione e far diventare Seira, Falina, Lilly e Tania damigelle di corte….e la coppia di signori? Bè loro diventarono i domestici di corte.
La famiglia, ogni settimana, guadagnava due dollari. Un giorno il povero padre, fu cacciato dal lavoro,senza speranza di un mestiere, la famiglia cadde in miseria.
Non potendo pagare le bollette il padre andò in città e vendette il cane, il gatto, gli uccelli,le tartarughe e i pesci, tenendo il cavallo per sé.
Dagli animali guadagnò cinquanta dollari, con quindici dollari comprò una tenda da campeggio, con venti due sacchi a pelo e con quindici dollari una coperta per la piccola Renèe.
capitolo 2 - Il giudizio antico è severo
Verso le otto di sera tutta la famiglia andò nei campi dove i pastori portavano e, forse portano ancora, le capre a pascolare. Il piano del padre non era facile, ma efficace anzi molto efficace.
La mattina seguente il padre, passando inosservato, prese una capra e la portò nel rifugio per mungerla, così fece tutte le mattine. Questo così detto piano durò per tre anni ma, come si dice non sempre si prevede buono il piano se non lo hai perfezionato.
Infatti, dopo anni l’ingegnosa idea del padre andò in fumo. I pastori per tre anni continuavano a non trovare latte, allora chiesero agli investigatori a scovare il ladro.
Sfortunatamente proprio il giorno del quinto compleanno della piccola Renèe, la famiglia fu scoperta.
Il padre e la madre furono condannati a venticinque anni di prigione, perché a quei tempi la maggior parte delle persone viveva per strada per cui gli animali specialmente le capre e le mucche avevano un valore speciale. Visto che ai carabinieri la piccola Renèe sembrava abbastanza responsabile, decisero di abbandonarla tra le strade dell’America e da lì ebbe inizio la storia di Renèe.
capitolo 3 - Nuove amicizie
Una coppia di signori stava passando lungo una contrada, proprio la contrada dove Renèe e il suo cavallo vivevano da un paio di giorni. La coppia cercava una bambina che per tutta la vita si occupasse della legna per il fuoco, certo vivevano in campagna ma avevano già quattro serve, insomma siccome allevarono anche Renèe, lei era la quinta serva.
Renèe fece subito amicizia con le altre bambine serve, la prima si chiamava Seira, la seconda Falina, la terza Lilly e la quarta Tania. Renèe restò lì anni ed anni diventando sempre più bella.
Diventarono belle anche Seira, Falina, Lilly e Tania. Le bambine diventarono fanciulle crescendo in bellezza ma continuavano a lavorare duramente da mattina a sera.
Le fanciulle erano divise in colore perché erano completamente uguali e sembravano gemelle.
Tutte portavano la coda bassa con un fiocco del proprio colore, un vestito del proprio colore con sopra un grembiule bianco e ai piedi delle scarpette con un po’ di tacco ma sempre del proprio colore.
Seira aveva il colore giallo, Falina verde, Lilly Rosso, Tania rosa e Renèe azzurro.
capitolo 4 - I segreti della foresta
Un giorno Renèe andò nella foresta a prendere la legna, infondo come tutti i giorni, ma siccome non trovò legna all’inizio della foresta si addentrò tra gli alberi e camminando si perse.
Lei non trovò ancora niente e continuò a camminare così si fece notte. Impaurita cercava di calmarsi: “calma Renèe è solo una foresta” si disse la fanciulla con i denti tremanti, poi come ogni favola che si rispetti cantò una canzone per farsi coraggio.
Dopo aver cantato, fece un lungo sospiro e si addormentò sul fondo della quercia che le era accanto.
La mattina seguente, un raggio di sole le raggiunse gli occhi e quando il raggio diventò più luminoso Renèe si svegliò di colpo. “Già mi sono persa, tornare indietro non mi aiuterà a trovare casa, allora farò l’unica cosa che mi rimane da fare andrò avanti!” si disse decisa Renèe, e detto questo si incamminò per la lunga strada che la attendeva. La fanciulla era abituata a mangiare solo a cena , quindi la colazione e il pranzo non furono un problema ma, la cena fu un grosso problema e Renèe si disse: “Bel grosso problema questo se non mangio morirò di fame!” ma a un certo punto disse:”Woow! delle bacche e, nemmeno sono velenose!” così dicendo corse a più non posso verso una siepe piena di bacche rosse.
Mangiò tutte le bacche che vide poi non seppe come fare perché la siepe bloccava la strada, ma poi scorse un’apertura e pensò:” E’ facile ce la posso fare”a quel punto Renèe si inoltrò. Guardò la siepe ma non c’erano bacche allora si voltò e fu così sorpresa che rimase con gli occhi spalancati.
capitolo 5 - Non si può sempre avere ciò che ci si aspetta
Davanti agli occhi di Renèe c’era una casa strana e nello stesso tempo paurosa, un castello abbandonato. All’esterno mostruose ragnatele pendevano dal tetto, non c’erano alberi ma un cielo grigio-verdastro e niente era tranquillizzante. Renèe si guardava intorno senza parlare poi pensò;”Devo entrare, forse non c’è niente da temere”, e iniziò a camminare verso il castello ma, si fermò proprio davanti alla porta d’ingresso. La ragazza non ne ebbe subito il coraggio, ma poi iniziò a piovere, i forti lampi provenienti dal cielo facevano diventare il castello più pauroso di quanto già lo fosse, allora afferrò la maniglia ma subito la lasciò perché la porta cadde in terra all’interno e Renèe rimase a bocca aperta.”Ah, ma che posto è questo?”.
capitolo 6 - Il castello stregato
La fanciulla si guardò intorno:”Ma dove sono capitata” disse Renèe e iniziò a camminare, ma poi caddè perché la maniglia del portone le fece lo sgambetto “meno male che non mi sono fatta niente!!!!” disse rialzandosi da terra e continuò il suo cammino. Impaurita vide: specchi rotti, scheletri colmi di scarafaggi e mosche, sangue secco, perfino ragnatele si attaccarono al suo vestito infine lo so che non mi crederete, ma appoggiati alle pareti c’erano spaventosi sarcofaghi.
Dopo un po’ Renèe giunse davanti a una porta, che aprì tranquillamente pensando che fosse arrivata alla fine di quel lugubre castello, ma non era così.
Renèe dopo aver aperto la porta o meglio il portone, vide una riunione di streletri cioè, un incrocio tra streghe e scheletri. Gli streletri appena la videro emisero un forte grido di battaglia e si precipitarono contro Renèe che si piazzò davanti al portone spalancato, appena furono abbastanza vicini a lei si spostò rapidamente in modo che gli streletri non potendosi fermare uscirono tutti dalla stanza, così li chiuse fuori. Chiudendo il portone con il pesante catenaccio.
capitolo 7 - La difficile decisione
Gli streletri continuavano a spingere il portone senza soddisfazione.
Rèene avanzò di dieci lunghi passi poi sentì:”Bene, bene, bene e tu chi saresti?” disse una vocina da vecchia strega. La fanciulla non capiva da dove provenisse quella vocina perché davanti a lei c’era soltanto una colonna nera ma, quando Renèe alzò gli occhi scoprì che quella non era una colonna ma il trono della regina degli streletri.
“Woow! Non pensavo ci fosse una regina!” pensò “Non stare lì impalata dimmi il tuo nome” la spronò la regina “Renèe, mi chiamo Renèe” “Renèe si mi piace il tuo nome! Ma che ci fai da queste parti?” “Mi sono persa e….” “ E…? è per caso l’unica abitazione questa?” protestò la regina e, Renèe rispose “Sì “ “Bè se sei venuta qui dovrai prendere una difficile decisione!” “E quale?” si preoccupò, e la regina “Puoi diventare streletra oppure affrontare Drago Mario!”.
Renèe pensò che diventare streletra non le sarebbe piaciuto e affrontare un drago sarebbe stato troppo pericoloso ma poi si ricordò di aver fatto cadere gli streletri in una trappola, quindi forse poteva battere anche un drago. “Affronterò Drago Mario” disse Renèe alla regina “ Va bene! Compari luce dell’oscurità!” detto ciò tra le mani della regina apparve uno scetro strano, composto da una specie di bastone con sopra una sfera nera, cioè una sfera d’ oscurità.
Renèe fece un grande sospiro e ridacchiando disse “Sarebbe quello Drago Mario?” “ No aspetta e vedrai” disse la regina, a questo punto la fanciulla indietreggiò.
capitolo 8 - Il bene trionfa sempre
La regina guardò Renèe con uno sguardo maligno e disse “Hai oltrepassato la foresta per morire cara non resterai viva a lungo! Drago Mario svegliati .” No regina Viola non voglio mangiare ancora scoiattoli e uccellini! protestò il drago. “Uffa quante volte ti devo dire che mi devi chiamare Oscura non Viola! E poi non ci sono animali” proseguì la strega streletra. A questo punto davanti al trono comparve un drago con in testa una cuffia da notte, poi togliendosi la cuffia chiese “Chi è il fortunato? Questa fanciullina? ..Bene bene cominciamo!” Detto questo il drago cominciò a buttare fuori fumo, ma Renèe furba, furba per non soffocare si tolse il fiocco e si coprì bocca e naso. “Fannullone, prova con il fuoco!” tuonò la regina infuriata. Il drago sputò fuoco ma, Renèe tolse velocemente il catenaccio e gli streletri che stavano ancora spingendo riuscirono ad entrare nella sala così il fuoco si precipitò addosso a loro. Renèe rimase immobile a guardare la scena.
Uno streletro infuocato si avvicinò alla regina e toccandola la fece infuocare, lei lasciò cadere lo scetro che si ruppe in mille pezzi, appena la sfera si ruppe, Drago Mario scomparve e tutto fu illuminato da un forte bagliore di luce e……..
capitolo 9 - Renèe principessa della natura
Quando il bagliore di luce smise Renèe vide molti cambiamenti. Gli streletri tornarono valletti e damigelle, il drago tornò un gattino bianco e la regina streletra tornò la principessa della natura.
“Vieni avanti Renèe sei stata coraggiosa e ci hai salvati..questa la meriti di più tu” disse la principessa della natura mettendole in testa la corona dei fiori.
Subito gli stracci di Renèe si trasformarono in un bel vestito lungo azzurro con fiori rosa.
Da principessa la prima cosa che fece Renèe fu di fare uscire i suoi genitori dalla prigione e far diventare Seira, Falina, Lilly e Tania damigelle di corte….e la coppia di signori? Bè loro diventarono i domestici di corte.
Matilde Caterina sei una vera scrittrice!!!
addirittura la suddivisione in capitoli
mamma Roberta ma da chi ha preso questo piccolo genio?
75 commenti:
Bellissima favola!!complimenti Matilde,sei stata davvero brava,romantica e divertente..continua così!!
cara Streghetta, mi hai sorpresa!!!!! sei stata veramente veramente COOL!!! ...dietro quei vispi occhietti si cela una curiosa giovane scrittrice....NON VEDO L'ORA DI LEGGERE LA TUA PROSSIMA FAVOLA!! kiss
vale
vantelina@live.it
...piccola, dolce, saggia Matilde!!!Complimentoni eh!!?? Continua così!!! Valentina Grande ;-D
cara Matilde, il talento è una cosa preziosa: continua a farne buon uso. Continua così. Baci
Molto bella, e ben suddivisa... Ma... Perchè i dollari? Io la vedo ambientata in Francia.
Bravissima Matilde !!! E' proprio una bella favola! Bacioni
Il Capitano
Brava. Bellissima storia, avvincente e commovente. Hai veramente talento.
Adriano
bravissima Matilde!!!la tua favola è davvero originalissima e la rileggerò più e più volte!!!comlimenti! nu bacio mariolina.
Brava Matilde a quando la prossima favola? ;-))
Antonia
antonyc@alice.it
Bellissima favola piccola Matilde, mi ha emozionato davvero, complimenti (anke alla tua mamma e al tuo papi ovvio), continua cosi....sei sulla strada giusta.
Un abbraccio.
Paola
matilde sei mitica!complimentoni per la tua favola!sei romantica,hai molta fantasia e scrivi in un italiano perfetto(de tto da una greca!)filakia!mata
bellaaaaaa! mi senbra di conoscere renèe da sempre!!! ;-))
brava matilde!
barbara & scarlett
Una storia davvero avvincente! molto molto bella!
bravissima Matilde
E' una bellissima storia, facciamo il tifo per te! ;-)
..la mia bravissima matilde..è proprio una bellissima favola..complimenti..continua così..faccio il tifo per te!!bacissimi..lola
Bravissima Matilde...lei è davvero un piccolo genietto e poi...non solo scrittrice!!Io l'ho vista recitare e cantare ..è un artista a 360 gradi!!Bravaaa
Sono una scrittrice....e so riconoscere una futura scrittrice! Bravissima Mati! Scritto bene, con tanti dettagli, tanta suspense e simpatia! Non perdere mai la passione e la fantasia :-) Ciao e grazie!
beh devo dire che sono rimasta colpita dalla fantasia, l'oriinalità ma soprattutto dal contenuto della storia. molto bella la figura degli streletri ...e quì la piccola matilde ha qualche affinità con il papà che ama unire e inventare terminni nuovi...
che dire...matilde cerca di rimanere una piccola grande Renee nella vita: cerca le soluzioni, trovale, non avere mai paura di non farcela, credi nelle tue possibilità, e fai del bene a chi lo merita. complimenti di cuore e un bravo ai genitori.
Giuse Ruggeri
giuseruggeri@libero.it
Bellissima questa fiaba! Brava, è una meraviglia. Corro a farla leggere a dei bimbi veri!
Smack e alla prossima favola, piccola grande Matilde.
Mariateresa
lula.srl@tiscali.it
Bravissima Mati!!!!!
La tua fiaba è bellissima ed è ricca di ingredienti importanti; è scritta molto bene!
Spero di leggere presto un'altra tua favola!!!
Continua così!
Un bacione
Marina
giovanissima scrittrice la tua favola mi è piaciuta molto..avrai un futuro bellissimo e pieno di gioia..continua così..con affetto Rasim Djala
brava mati mati...sei una favola!
Il Tuo papà
e brava la piccola matilde...complimenti!!! é veramente una favola stupenda...adesso me la faccio leggere tutte le sere da mia mamma per adormentarmi haaha.. bacioni da Ermal
E' una grande gioia avere una nipotina coma te, continua così e arriverai lontano.
La tua favola è avvincente e originale.
Nonna Annita
E' una grande gioia avere una nipotina coma te, continua così e arriverai lontano.
La tua favola è avvincente e originale.
Nonna Annita
Matilde la tua favola mi ha molto sorpreso mi è semprata fantastica.Brava.
Zia Vivella
Cara Mati, siamo tutti fieri di te per la tua fantasia, la tua sensibilità,il tuo talento così precoce e maturo...ora però aspettiamo un racconto tutto per noi,che siamo i tuoi fans più
sfegatati!!!
Zia Lalla, Leonardo, Margherita e Serena
Cara Mati, sono veramente orgoglioso della tua creatività e anche della tua... pervicacia.
Sono due qualità fondamentali per una scrittrice, in verità per fare bene qualsiasi cosa...
Lallo
brava matilde! non pensavo che avessi così tanto talento.. continua così..
PS: meglio scrittrice che velina!! =D
Rossella & Aly
complimenti!! mi hai davvero molto sorpreso.. resto in attesa della prossima favola..
Fabrizio & Giorgia
Brava Matilde! coltiva la scrittura perchè ti potrebbe dare ottime soddisfazioni. Hai già un buon senso della storia e una narrazione completa, articolata e avvincente.
Complimenti! :)
favola intrigante, Matilde....
Mi è piaciuta tantissimo!
c'è humor, mistero, tanta fantasia, un'eroina....
scrivine altre, mi raccomando!
Grazia Cinquetti
Pulcina!Ma è vero che mentre io stiravo Tu hai scritto questa storia bellissima!Sono proprio fiera di Te e so che ce la puoi fare a scriverne degli altri racconti perchè so che hai già altre idee. Bacio.
La tua Tata Nèfe
Bravisima Matilde!!!
Mi hai ricordato quando è bello fuggire dalla realtà e vivere nel magico mondo delle favole,dove tutto è possibile!!!
ciao matilde..anche se non so scrivere bene l'italiano voleva farti i miei complimenti per la tua bellissima favola...un abbraccio forte..tilda
ciao matilde..anche se hai copiato il nome di mio moglie ti faccio comunque i miei più sentiti complimenti..hahahah.. sei un piccolo genio e secondo me diventerai una bravissima scrittrice..erdit
matilde abbiamo giocato insieme quando tu volevi fare la commessa e avevi una bellissima cassa..ma mi sembra che sei più brava come scrittrice..:)sei stata bravissima..erjon
matilde anche se nn ci conosciamo la tua tata mi ha fatto leggere la tua bellissima favole..seistata davvero in gamba..complimenti..continua così e spero di poter leggere altre tua favole..andi
mi unisco ai complimenti di mio fratello..quando l'ho letta nn volevo crederci ke fosso stata scritta da una bambina..davvero brava..alsen
sono un bambino della tua stessa età..la mamma mi ha fatto leggere la tua bellissima favola e mi è piaciuta molto..adesso ho deciso di scriverne una anch'io..ti saluto da varese endri
siamo due fratelli di nome sinan e gabrielle di firenze..i nostri genitori ci hanno letto la tua favola..quando scriverai un altra la vogliamo leggere subito quindi per favore scrivi subito un altra bella così..tanti saluti sinan e gabrielle
bellissima favola matilde..!!un bacione da ina da varese..
bellissimo racconto Matilde, continua così e arriverai lontano...
bacissimi!
Martina Resta
Ci è piaciuta molto, è avvincente e curata nei particolari. Complimenti per il talento nascente, promette grandi cose.
Manuela, Pietro e Luca.
Ieri sera la favola prima della nanna è stata la tua ..., Leo la porta a scuola per farla leggere ai compagni e Manuel ha detto "Cavolo!.. se a 8 anni Matilde fa un lavoro così cosa farà a 20!.." BRAVA MATILDE!!! un abbraccio Claudia, Manuel e Leonardo.
Veramente originale...gli steletri poi sono fantastici. Complimenti Matilde continua così!!!
Cri
Incredibile!!! Questa favola è meravigliosa, e questo blog è un'idea davvero geniale! :)
grazie nonnaAnna per esserti fatta trovare! E grazie a Matilde per averci regalato la sua storia e il suo talento
Matilde brava la tua storia è proprio bella, hai molta fantasia e creatività.
Giovanni e Vilma
Tanti tanti complimenti !!!
La tua favola è così bella e romantica che mi chiedo: a quando la prossima? Sei stata così brava che non puoi non scriverne un'altra.
Baci scrittrice.
Carmela
MATY 6 MITICA ! Il racconto è veramente favoloso e curioso. Continua cosi' e alla bancarella venderemo favole e giochi . xfetto . by
francy e licia the best
molto bela questa favola alberto=)
cara cuginetta la tua storia è la storia più bella che tu abbia mai fatto.
paolo
Sono veramente fiera di avere una nipotina come te!!! Per di più una piccola scrittrice. La tua favola è bellissima come te!
Ti voglio bene! Zia Ale
cara Matilde, sono felice che tu abbia parlato di me in questa storia, anche perchè io sembro cattivo ma ho un cuore tenero. Scrivi un'altra storia in cui io sono buono e mi innamoro di una principessa.
Zio Drago-mario.
Veramente una bella fiaba! Di quelle "favole" che i nonni non riescono più a raccontare ai loro nipotini troppo presi oramai dai computers!
Complimenti nipotina. continua così!
Lo zio Nino
tuma.cosimo@gmail.com
Brava Matilde,
continua a scrivere, dai sfogo alla tua fantasia!
Annamaria
Brava Matilde,
scrivi benissimo, complimenti
Niki
Ma che bella favola Matilde!Tanti complimenti dalla Svizzera!Xhilda
Ho letto la tua storia piccola Matilde e mi è piaciuta molto.Complimenti!Nazmi Kurtaj
sono un ragazzo di 10 anni.mio papà che sa l'italiano mi ha letto la tua storia e mi è piaciuta molto.ho deciso di scriverne una anch'io.saluti dalla svizzera Erion
Hai visto che ci sono arrivato? meglio tardi che mai, no? Non sono mica bravo come te...
Hai vinto doppio giro veloce col gommone e dieci crepes al Piccadilly....
Un bacione, piccolo genio
P.S.
Ma secondo te ci sono i carabinieri in America o i dollari in Italia?
Bravissima !!
Non vedo l'ra di leggere la tua prossima opera!!
Bravissima! Complimenti!
Una bella storia emozionante e avvincente! Ricca di fantasia! Continua così!
Alessandra D.F.
Ciao Matilde,
sono una bambina di 8 anni frequento la 2° classe primaria. Mi è piaciuta molto la storia, specialmente 3 parti: quando Renè ha combattuto contro gli streletri, quando ha combattuto contro Drago Mario e infine quando è diventata principessa.
Continua a scrivere storie! Grazie.
Tanti saluti.
Annalisa
Brava Matilde
continua a scriverne di altre così belle!
Frans
Ma che brava Matilde!!!!!!!
Che fantasia!!!
Mi è proprio piaciuta la tua favola!
Continua così.
Sandra
Che bella la tua fiaba: molto originale e fantastica.
Brava, diventerai una vera scrittrice.
Angela
Ciao Matilde sei proprio una bambina in gamba. Brava continua così.
Bacino.
Ma che bella fantasia Matilde sei stata proprio brava.
Attendo la prossima ti raccomando.
Ciao mati
veramente incantevole la tua favola.
brava aspetto di leggere la prossima
Cara cuginetta mi è piaciuta molto la favola che hai scritto! Continua così ed avrai un successo.
Ciao dalla tua cuginona Annamaria
Matilde sei proprio brava, la tua fantasia mi ha sorpreso piacevolmente. Continua così e sarai la nuova "scrittrice di favole".
Un bacio
Zia Luisanna
Cia Matilde
sono Mauro ho letto la tua fiaba e mi è molto piaciuta.
Tuo cugino Mauro
Renee, Drago Mario...e gli streletri...bhè la tua fantasia è veramente esplosiva non ti fermare!!!
Se poi ti va di fare della tua bella fiaba una riduzione - per esempio una bella filastrocca - potremmo anche pensare di musicarla!!! Matilde sei un mito!
Pino Ingrosso
Matilde sei straordinariamente brava...la tua favola oltre ad essere fantasiosa è anche molto accattivante ed avvincente. Vogliamo la prossima!
Daniela Guercia
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